O.M.A.T.

L’Ordine Martinista Antico e Tradizionale

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir Virtute e Canoscenza
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir Virtute e Canoscenza

Finalità dell’Ordine

Lo scopo dell’Ordine Martinista Antico e Tradizionale è quello di promuovere la formazione dell’Uomo e della Donna a 360°. Ciò significa che ricevere l’iniziazione nell’Omat è solo l’inizio di un cammino che accompagnerà l’iniziato in tutta la sua vita e lo porterà fin da subito a confrontarsi con le grandi domande della vita: Da dove vengo? Chi sono? Dove vado?

Queste sono le domande che da sempre hanno mosso la ricerca dei più grandi filosofi dell’antichità e per rispondere alle quali sono nate religioni, filosofie, scuole e correnti di pensiero sia in Occidente che in Oriente.

Oggi, purtroppo, soprattutto in Occidente viviamo in una società che ha perso ogni interesse per la conoscenza dell’Uomo, preferendogli invece il profitto e il denaro fini e sé stessi.

Un Ordine Tradizionale, quale è l’Omat, pur affondando le proprie radici nella Tradizione non può non tenere ben presenti le caratteristiche del mondo moderno nel quale si trova ad operare. Un confronto con quelle che erano le antiche Scuole Misteriche o le Accademie filosofiche classiche, ci restituisce, purtroppo, un quadro avvilente della drammatica situazione in cui versano oggigiorno gli Ordini cosiddetti “iniziatici”, ridotti ad essere poco più che club di amici all’interno dei quali troppo spesso l’unica ricerca che viene compiuta realmente è quella che porta a soddisfare le proprie frustrazioni profane o a perseguire un’illusoria scalata a un ancor più illusorio potere che nella vita profana non si è in grado di conquistare.

Pochi sono, purtroppo, quei templi nei quali alle belle e colte parole segue un altrettanto bello e profondo lavoro su sé stessi, con l’intento di rendere reale quell’iniziazione che l’Ordine ha elargito in forma virtuale.

Sì, perché nessuna iniziazione può avere alcun valore se essa non viene resa reale da un lavoro costante al quale l’iniziato deve sottoporre se stesso: un lavoro concreto che si svolge nella vita di ogni giorno e che non si limita alle poche ore necessarie alla stesura di una tavola, o all’incontro periodico con i Fratelli e le Sorelle.

Nei tempi classici, allievi e discepoli si riunivano intorno a un Maestro e con lui vivevano anni interi, dedicandosi esclusivamente alla ricerca di sé stessi e alla propria formazione. Nessuno passava il suo tempo scopiazzando tavole di altri reperite tramite Google o altri motori di ricerca. Le ricerche si facevano “tramite lo sfregar delle idee”, come insegna Platone. In quel modo cresceva la Luce dell’Intelletto. Lo sforzo personale e costante era la chiave di volta che ha permesso l’emergere dei più grandi filosofi e maestri che l’umanità abbia mai avuto.

Oggi chi sa pensare è divenuto di ostacolo e spesso viene emarginato in una società sempre più disposta a essere influenzata da condizionamenti economici e politici, e il cui unico interesse riconosciuto è il guadagno materiale e l’apparire, più che l’essere.

E allora un Ordine Iniziatico serio deve tener conto di questi cambiamenti e adeguare la propria metodologia, facendo ogni sforzo per contrastare la deriva del mondo moderno.

Nell’Omat questo impegno ha assunto nel corso del tempo un carattere di assoluta priorità, poiché è nostra profonda convinzione che oggi, più che mai, sia fondamentale che l’Uomo si realizzi in quanto tale, essendo questa una tappa obbligata senza la quale non ha nessun senso aspirare a superare la condizione umana, a meno che non si voglia vivere di mere illusioni e non ci si accontenti di illusorie gratificazioni al proprio ego.

Da ciò deriva la necessità di una selezione rigida dei bussanti e un’attenta valutazione delle loro qualificazioni iniziatiche.

Ciò non per discriminare alcuno ma semplicemente perché il cammino proposto dall’Omat è utile soltanto a persone che sono dotate di certe caratteristiche e non di altre.

Naturalmente il compito di valutare le qualificazioni iniziatiche di un bussante non è cosa semplice. Tuttavia è ciò che nell’Omat ci aspettiamo tutti arrivino a saper fare poiché raggiungere una tale capacità è parte integrante del percorso di ogni iniziato. Ciò significa che il perfezionamento dell’Uomo è un processo continuo che non si esaurisce nell’assunzione di qualche informazione nozionistica su un fatto o su una o più delle materie tradizionali che vengono affrontate. L’Omat non ha interesse nel formare grandi Oratori o grandi esperti in qualcuna di quelle materie. Anzi, finalizzare lo studio al nozionismo è ritenuto un ostacolo alla conoscenza di sé stessi, in quanto così facendo si perde di vista l’obiettivo ultimo dello studio: la realizzazione di un Uomo capace di fare consapevolmente le proprie scelte e indirizzare il proprio destino con la propria testa, e non con quella di chi non condivide i suoi stessi obiettivi.

  • Che cos’è l’iniziazione. Nell’OMAT l’iniziazione è un processo che ha il suo inizio al momento dell’ingresso nell’Ordine, ma che realmente segna l’inizio di un percorso che dura tutta la vita, e significa introdurre la persona in un campo di studi tradizionali finalizzato alla conoscenza e al perfezionamento di sé stessi. Essa prescinde dalla ricerca dei cosiddetti “effetti speciali” e dalla ricerca di gradi e titoli.
  • Il percorso nell’OMAT. Il percorso inizia con l’accettazione del recipiendario nell’Ordine con l’intento di permettergli di valutare se il percorso offertogli è idoneo alle sue esigenze e, allo stesso tempo, di consentire all’Ordine di valutare se il candidato possiede i requisiti richiesti per poter trarre profitto dalla permanenza nell’Ordine.
  • Quanto costa l’affiliazione? Nell’Omat non esistono capitazioni. In casi eccezionali potrebbe essere richiesto un contributo per eventuali spese straordinarie. L’Ordine non possiede immobili e le riunioni si effettuano in luoghi stabiliti di volta in volta, all’interno dei quali viene stabilito uno spazio sacro.
  • Come si lavora nell’Omat? Il lavoro procede su una duplice via: una personale e una di gruppo. Preponderante è quella personale, nella quale l’iniziato lavora al progresso di se stesso in base alle indicazioni ricevute dal proprio iniziatore e con esso si confronta per misurare i propri progressi. I singoli iniziati vengono seguiti dal proprio iniziatore e lavorano nella sua Loggia, se presente, insieme agli altri iniziati.
  • Quali materie si studiano. Le materie di studio sono tutte quelle che, nel corso dei millenni, hanno contribuito alla formazione dell’Uomo e dei suoi Valori, etici e culturali. Ciò che è importante sottolineare, però, è che il loro studio è sempre finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di formare l’uomo a 360°, garantire una sua maggiore apertura mentale e operare fattivamente al proprio progresso. Non si ricerca, pertanto, il nozionismo fine a sé stesso, quanto piuttosto l’interiorizzazione dei principi di base e degli insegnamenti dei quali tali materie sono veicolo. Oltre alla storia del Martinismo (fonti, dottrina e pratica) l’elenco delle materie affrontate gradualmente nell’iter iniziatico, spazia dalla filosofia (in particolare la filosofia greca, Platone e i presocratici) alla storia delle religioni (Cristianesimo nelle sue varie componenti, Induismo, Buddhismo, Islamismo ed Ebraismo ecc) agli studi tradizionali – Cabala, Alchimia, Astrologia, Ordini Iniziatici -, Ermetismo (Ermete Trismegisto), gli esponenti della Tradizione (Guénon, Gurdjieff, Willermoz, Evola, ecc).

Prosegui la lettura:

 

Commenti recenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com